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La decima edizione del Premio Muricello, che si sta avviando alla conclusione, presenta, domenica 12 marzo, presso la sala consiliare di Pianopoli, alle ore 18,00, l’evento “Lea e Marisa Garofalo”. Un appuntamento che rientra nei laboratori di legalità tenuti da Silvia Camerino, scrittrice ed attivista di Agende Rosse 

“Il dovere di ricordare” è la frase guida che ha caratterizzato l’intero percorso della rassegna. L’incontro con Marisa Garofalo rientra pienamente in questo filone. Raccontare la vicenda della sorella Lea, uccisa dalla ‘ndrangheta e sciolta nell’acido all’età di 35 anni, è un modo per rendere onore ad una donna che ha pagato con la vita il coraggio abbandonare e denunciare le logiche criminali. Una storia tragica che non può finire sotto la polvere dell’oblio. L’evento di domenica deve servire anche ed evidenziare omissioni, collusioni, superficialità da parte delle istituzioni e della società civile che continuano ad essere presenti e radicate, come ha dimostrato la vicenda della cattura di Matteo Messina Denaro. 

Dopo quanto accaduto, Marisa Garofalo ha deciso di girare l’Italia per “fare in modo che il sacrificio di Lea non sia stato vano”.

Le sue parole parlano di resilienza, memoria, libertà, giustizia, denuncia. A dialogare con l’ospite, Silvia Camerino, da sempre in prima linea nel raccontare e ricordare gli uomini e le donne che hanno sacrificato e sacrificano la loro vita per servire lo Stato.

Presente il sindaco di Pianopoli Valentina Cuda che ha fortemente voluto e reso possibile l’evento: «ospitare il premio Muriciello e presentare questo evento, è una scelta di   civiltà e rispetto. Lo facciamo perché vuol dire sottolineare che siamo solidali verso il dolore ed coraggio di donne che non accettano di tacere. Donne come Marisa Garofalo, che dalla tragica scomparsa della sorella, non si ferma e racconta una storia che mette i brividi, ma che deve essere dimentica.  Si deve ricordare Lea, per la sua drammatica e coraggiosa scelta e lo si deve fare con sua sorella Marisa, proprio perché c'è un esempio di vita calabrese sotto diversi aspetti. Una spietata realtà alla quale si oppone una donna esile nel corpo ma gigantesca nell'anima. La storia che un'altra donna, sua sorella, racconta girando l'Italia, perché un sacrifico cosi grande, quello che Lea ha fatto, soprattutto per amore della figlia, sia un esempio capace di risvegliare la speranza. Con questo incontro, Pianopoli vuole dare un contributo culturale e sociale ad una crescita ispirata ai valori puliti di cui la Calabria è capace anche attraverso le disperate ma forti scelte di alcune donne.»

 

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Il Premio Muricello nasce nel 2013 dalla volontà di sostenere personalità che mettono in gioco la propria esistenza a favore di battaglie civili, sociali e culturali.


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